lunedì 30 luglio 2012

IL MODELLO TEATRALE - parte 1: Le Origini


 
IL MODELLO TEATRALE
parte 1: Le Origini






Quando frequentavo il corso di Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Bologna (1981/1985), nel programma scolastico del 1° anno era contemplata la realizzazione di una Restituzione scenografica ricavata da bozzetti teatrali (incisioni) di grandi artisti del '600/'700. Il mio interesse si volse all'opera di Giuseppe Galli Bibiena (1696/1756), discendente di una grande famiglia di artisti specializzati in architettura teatrale, e più precisamente la scelta cadde su un'incisione che rappresentava la "SCENA DELLA FESTA TEATRALE IN OCCASIONE DELLI SPONSALI DEL PRINCIPE REALE DI POLONIA ED ELETTORALE DI SASSONIA", raccolta in una serie di architetture e prospettive dedicate dal Bibiena a Sua Maestà CARLO VI d'Austria, alla cui corte egli era 1° Ingegnare Teatrale e Architetto.





La Restituzione è quel procedimento scenografico mediante il quale da una immagine prospettica si ricava la planimetria e l'altimetria, in modo tale che da un disegno a 2 dimensioni si può realizzare prima la pianta e poi l'alzato delle eventuali quinte che, assemblate, costituiranno la visione prospettica ed illusionistica del bozzetto, dando così forma ad un modello in scala con illusione tridimensionale.



Nell'anno successivo  (1982/1983) ho costruito questo modello teatrale come eperienza personale, in quanto la sua realizzazione era facoltativa. Un pò per curiosità e un pò per divertimento sperimentai le mie precedenti esperienze di modellismo affiancandole con i nuovi stimoli e tecniche che il modello in sé comportava. Detto in breve, mi buttai a testa bassa in un'impresa più grande di mè e completamente nuova; seppi poi in seguito unica nel suo genere.
Questo è il mio carattere: difficilmente comincio un lavoro di cui conosco già il risultato finale! E' bello sperimentare cose nuove, originali. Utilizzo varie tecniche come supporto, non mi fermo mai solo al disegno o alla pittura, amo tutto quello che gli rotea attorno, come modellare o costruire. Sono tutte azioni importanti allo stesso modo; una disciplina non prevale sull'altra, tutte concorrono, chi più chi meno a finalizzare l'opera. Quando inizio un lavoro e sò già dall'inizio che è difficile o impossibile, ecco allora che scatta la molla che mi stimola a cominciarlo.
L'importante è affrontarlo come un gioco, in quanto risulta poi più facile e divertente eseguirlo.
Di giorno in giorno sperimentavo così nuove tecniche, sia di montaggio che di disegno.
Il teatro racchiude in sé tutte queste discipline: il disegno, la pittura, il modellismo, l'imballaggio (il modello è del tutto smontabile, anche l'imballo di cartone e polistirolo è stato fatto"a misura"), fino addirittura alla saldatura di vasche in ottone e cera per l'impiano illuminotecnico (vedi capitolo 3).
Dopo tanta fatica, questo è stato il risultato.







Nessun commento:

Posta un commento

Puoi lasciare un commento, una critica o un suggerimento.
Sarà molto gradito.